Autoproduzioni Malanotte, etichetta fondata nel 2013 dallo scrittore Angelo Maddalena, in questi dieci anni ha prodotto letteratura di qualità con titoli che vanno dall’inchiesta sociale alla poesia al romanzo storico e politico.
Un percorso di ricerca fondato sulla narrazione come esercizio di conciliazione e di azione nonviolenta, sia per le storie narrate (lotte popolari dal basso, come in Diari dalla Val di Susa) sia per ricerca di verità frutto di indagine seria e accurata, ingrediente di base per una visione del mondo nonviolenta e per un immaginario aperto e volto a cogliere le energie propositive, senza dimenticare l’inquietudine e le cause delle ingiustizie sociali ed economiche. I testi più pregnanti degli ultimi anni sono: Agitatevi con calma, il romanzo di Angelo e di altri socialisti vestiti di povertà, recensito dalla rivista Mosaico di pace.
Diari dalla Val di Susa con il dvd del monologo teatrale Alla maddalena, la favola del 3 luglio in Val di Susa.
Lo stile Malanotte dimostra la possibilità di vivere delle proprie produzioni con autonomia e creatività e un legame costante con la realtà circostante e soprattutto con gli “invisibili”. Gli ultimi titoli sono: La roccia rotola ancora, sulle tracce di Sisifo, di Antonio Fiscarelli; la Disoccupazione creativa è ancora viva?, di Animo Mare; Taccuino di viaggio interiore, con il cd allegato Tutti positivi, di Angelo Maddalena Di Gregorio, legato allo spettacolo Lavorare stanca dello stesso autore. Più di ventuno poemetti y otros cuentos di Maurizio Favaro è l’ultimo titolo in ordine di tempo (marzo 2023).
Il 2022 è stato l’anno dei Festival della Malanotte (entrambi totalmente autoprodotti e autofinanziati), il primo a giugno al camping Eden di Torricella sul lago Trasimeno, il secondo a ottobre a Genova, in collaborazione con la libreria Librido di piazza dei truogoli di Santa Brigida. Esiste documentazione scritta di entrambi i festival, sotto forma di memoriali stampati in 100 copie, il primo dal titolo Un festival “silenzioso” e il secondo dal titolo “Alla fine le rose”.