L’edizione locale biscegliese dell’Eirenefest, il Festival del libro per la pace e la nonviolenza, per il 2025 ha visto il coinvolgimento di numerose associazioni cittadine e nazionali, tra cui Amnesty International Bisceglie, ANPI sez. Michele D’Addato Bisceglie, Arci “Oltre i confini”, Caritas cittadina, Ass. Don Pierino Arcieri, Centro Studi per la Scuola Pubblica (CESP) provincia BA/BAT, Epass, Liceo “Da Vinci”, MEIC diocesano “Lazzati- Giannetto”, Mosaico di Pace, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Pax Christi Bisceglie, Zona Effe, Cobas Scuola Bari/BAT.
Le iniziative per l’Eirenefest sono partite venerdì 9 maggio 2025 con un Convegno presso il Liceo “Leonardo da Vinci” Bisceglie rivolto alle classi V nell’ambito dell’educazione civica dal titolo “PER UNA PACE GIUSTA IN PALESTINA: DIRITTI, TERRA E UMANITÀ”.
Il Convegno, introdotto e moderato da Michele Lucivero, docente Filosofia e Storia dello stesso Liceo “da Vinci” di Bisceglie, ha visto la partecipazione di Amira Abuamra, artista palestinese, Presidente del Laboratorio Palestina Cultura e Arte, che ha illustrato la situazione attuale a Gaza e in Cisgiordania, dove il massacro della popolazione palestinese è cominciato ben prima del 7 ottobre 2023. A seguire Jean Patrick Sablot, che si definisce ebreo errante, videomaker di origine francese, ha raccontato alle studentesse e agli studenti la dolorosa a ponderata decisione di avversare il sionismo, che tutt’oggi è la matrice dei problemi che affliggono la questione palestinese. Ha chiuso i lavori Mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente Pax Christi Italia, che ha voluto soffermarsi sulla necessità di far tacere le armi per permettere a quei bambini e a quelle bambine palestinesi di sognare, così come possono sognare anche loro che vivono, non si sa ancora per quanto, visti i venti di militarizzazione dell’istruzione, in un contesto di pace. Toccante, infine, è stata la proiezione del cortometraggio Shujayya, messo a disposizione da Nazra Short Film Festival, sulla Palestina del 2015, quando la popolazione era già sotto l’occupazione e i bombardamenti da parte dello Stato d’Israele.
In serata, presso Sala don Pierino Arcieri dell’EPASS, si è svolta la seconda parte dell’Eirenefest di Bisceglie con la Tavola rotonda “LA GUERRA E NOI”, durante la quale Sergio Ruggeri e mons. Giovanni Ricchiuti hanno presentato il Rapporto Caritas Italiana su “Conflitti dimenticati”, mentre l’alunna Clarissa D’Ambrosio del Liceo “da Vinci” ha dialogato con Laura Marchetti sul volume dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università dal titolo Comprendere i conflitti. Educare alla pace.
Clarissa D’Ambrosio si è soffermata sulla denuncia che Laura Marchetti lancia veementemente contro il patriarcato, inteso come struttura millenaria di dominio violento che lega potere politico, religioso e sociale. Il patriarcato non è solo il volto crudele di uomini al potere, ma un sistema simbolico che sacralizza la morte e le guerre, sia antiche sia moderne, da Achille a Netanyahu, sono il riflesso di una stessa ossessione patriarcale: quella del sacrificio del giovane, la sua morte per l’onore e il possesso. Eppure, esiste un altro sguardo della storia: quello delle donne, delle madri, delle maestre, che incarnano una resistenza silenziosa. La figura di Ecuba, madre disperata e consapevole del destino del figlio Ettore, diventa simbolo di questa resistenza. Quando decide di opporsi al sacrificio del figlio, il suo gesto estremo – mostrare i seni a Ettore e invocare pietà – ci rivela l’unica vera rivoluzione possibile: quella che si oppone alla morte con l’amore, un amore che rifiuta il sacrificio umano in nome dell’onore e del potere.
La serata si è chiusa con la proiezione del docufilm Innocence di regista israeliano Guy Davidi sulla militarizzazione della società e della scuola israeliana e sui suoi rischi.